Perché le compagnie aeree vendono più biglietti dei posti disponibili: cos'è l'overbooking?
Viaggiare in aereo comporta spesso un misto di entusiasmo e stress, ma pochi scenari sono più snervanti di quello in cui ci si ritrova al gate con il biglietto in mano e senza un posto a bordo. Ogni estate, migliaia di passeggeri si trovano coinvolti in situazioni di overbooking, spesso senza sapere esattamente cosa significhi e perché succeda. L'estate 2025, con il forte aumento della domanda di voli, non fa eccezione: le compagnie cercano di riempire ogni aereo fino all’ultimo posto disponibile, a volte anche oltre.
Il fenomeno dell’overbooking, infatti, non è un errore o un malfunzionamento, ma una prassi deliberata e pianificata. Le compagnie vendono più biglietti rispetto ai posti fisici presenti sull’aeromobile, prevedendo che una parte dei passeggeri non si presenti. Questo sistema permette alle aziende di massimizzare i profitti e ridurre le perdite causate dai "no-show".
Ma tutto questo cosa comporta per il viaggiatore? È legale questa pratica? Si può evitare? E soprattutto: cosa si può fare se si viene lasciati a terra? In questo articolo esploreremo il perché dell’overbooking, i tuoi diritti e i modi per trasformare un potenziale disservizio in un’occasione di rimborso o compensazione.
Perché esiste l'overbooking?
L'overbooking è una prassi comune adottata dalle compagnie aeree (e non solo: anche hotel, treni e traghetti) per massimizzare i profitti. Le compagnie, sulla base di modelli statistici e storici, sanno che una certa percentuale di passeggeri con prenotazione non si presenterà al gate. Per evitare di far decollare aerei mezzi vuoti e coprire comunque i costi, vendono più biglietti rispetto ai posti reali disponibili.
Questa pratica, per quanto possa sembrare scorretta, è legale nella maggior parte dei paesi, inclusa l'Unione Europea. Le autorità aeronautiche ne sono consapevoli e hanno definito delle regole per proteggere i passeggeri, proprio perché l'overbooking è previsto e riconosciuto come una strategia commerciale standard.
Ma è davvero legale?
Sì, è legale, ma con dei limiti precisi. Il Regolamento Europeo CE 261/2004 stabilisce che, in caso di negato imbarco per overbooking, il passeggero ha diritto a:
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assistenza immediata (pasti, telefonate, alloggio se necessario);
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volo alternativo verso la destinazione finale o rimborso del biglietto;
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risarcimento economico che può arrivare fino a 600 euro a seconda della tratta.
L'importante è che il negato imbarco non sia dovuto a motivi straordinari o a comportamenti inappropriati del passeggero.
Come evitare l'overbooking?
Anche se non è possibile eliminarne il rischio, ci sono alcune accortezze che possono ridurlo. Effettuare il check-in online il prima possibile e presentarsi in aeroporto con largo anticipo sono due strategie utili: le compagnie tendono a imbarcare i passeggeri in ordine di arrivo o di check-in. I clienti frequent flyer o con prenotazioni business hanno più probabilità di essere protetti in caso di overbooking, quindi scegliere tariffe flessibili può fare la differenza.
Se vieni scelto per l'esclusione, puoi anche "negoziare" un voucher più vantaggioso o un volo in business per la riprotezione, specie se accetti volontariamente di cedere il tuo posto. Alcune compagnie incentivano i passeggeri a farlo per ridurre l'impatto dell'overbooking.
Come farsi risarcire
Nel caso in cui tu venga lasciato a terra per overbooking, è fondamentale conoscere i propri diritti. Invece di affrontare da solo la compagnia, puoi affidarti a un servizio come DelayFlight24: la piattaforma controlla gratuitamente se hai diritto al rimborso e ti assiste in tutte le fasi della richiesta, senza anticipo di denaro. Ti basterà inserire i dati del volo per ricevere assistenza legale completa e, se le condizioni sono rispettate, ottenere il risarcimento previsto.
Ma non si tratta solo di un rimborso: in molti casi, i passeggeri hanno diritto anche a una compensazione economica aggiuntiva, che varia in base alla distanza del volo e alla durata del ritardo. Inoltre, se sei stato costretto a sostenere spese extra (come pasti, trasporti alternativi o pernottamenti), puoi ottenere anche il rimborso di queste somme. DelayFlight24 si occupa della raccolta della documentazione necessaria e della comunicazione con la compagnia aerea, garantendoti un supporto costante e senza pensieri.
Non sempre è facile far valere i propri diritti da soli, soprattutto quando si affrontano procedure lunghe o poco trasparenti. Per questo affidarsi a un team di esperti aumenta le probabilità di successo e riduce lo stress post-disservizio.
Conclusione: una pratica legale, ma che si può affrontare con consapevolezza
L'overbooking esiste da decenni ed è destinato a rimanere una pratica standard finché il comportamento dei passeggeri resterà imprevedibile. Ma non significa che i viaggiatori debbano subirlo in silenzio. Informarsi, agire con tempestività e rivolgersi a chi può offrire supporto legale è il modo migliore per trasformare un'esperienza negativa in un'opportunità di rimborso.
Essere consapevoli del funzionamento di certe dinamiche commerciali, come la vendita di biglietti oltre la capienza reale, aiuta a viaggiare con maggiore lucidità. Le compagnie aeree contano sull'automatismo dei passeggeri, ma chi conosce le regole può far valere i propri diritti e ottenere un risarcimento giusto. E non solo: è anche possibile sfruttare queste situazioni per ricevere voucher, upgrade o cambi di volo vantaggiosi, soprattutto se si accetta volontariamente di rinunciare al proprio posto.
Viaggiare informati significa proteggersi. E, in casi come l'overbooking, sapere a chi rivolgersi può fare la differenza tra una giornata persa e una soluzione efficace, magari anche vantaggiosa.
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